How do you do, fellow lyseni?

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    Da una parte apprezzava la sincerità dell'altra, lo avrebbe fatto fin tanto che l'altra aavesse continuato a non dire nulla contro di lei, ma dall'altra non poteva fare altro se non andare ad interrogarsi sulle modalità che spingevano l'altra a fare così e a preoccuparsi per tutti quei dettagli che invece, nella sua mente, sembravano essere insignificanti. Deanna era sempre stata abituata a vivere senza prestare molta attenzione ai dettagli delle persone che vivano intorno a lei e, doveva ammettere, che di tanto in tanto ciò poteva anche diventare problematico, soprattutto se si considerava come la maggior parte delle volte il risultato finale era farle offendere qualcuno.
    Non di meno però non se ne preoccupava troppo sul momento, tutto sommato essendo la figlia ed erede di Marniz poteva fare quasi tutto quello che voleva. Quasi.
    《apprezzo l'attenzione ai dettagli, per quanto credo che se ti preoccupi troppo alla fine finirai per impazzire》 socchiuse gli occhi per qualche secondo, riflettendo sulle sue parole ancora un po', quasi come se trovasse tutta quella situazione particolarmente buffa. Alla fine pero decise di non dire altro 《è possibile》 rispose cambiando argomento, parlando del suo popolo 《o forse sono solo io che sono curiosa di vedere e interagire con la persona che, schiave a parte, è la più simile a me qui a Meereen》 con buona probabilità si stava riferendo ad una somiglianza di tipo fisico.
    Lei continuava a non nutrire particolare interesse o amore per i tokar, tanto che va a lanciare un altro dubbioso sguardo verso Rosyn quando la sente tessere le lodi dell'abito. Prese un respiro a pieni polmoni, distogliendo lo sguardo e cominciando a girare per la stanza 《una volta era arredata molto meglio》 raccontò 《ma da quando mi sono trasferita nelle altre stanze insieme a mio marito le cose sono andatee via via... in disuso e nessuno si è mai davvero curato di vivere questa stanza》 forse lei stessa non aveva mai nemmeno voluto che ciò avvenisse.
    Osservò la piccola corona di fiori che ancora teneva in mano, sorridendo. La alzò leggermente per adagiarla sul suo capo, osservandola alzando, nel limite delle sue capacità, gli occhi 《se vuoi andare in piscina posso accompagnarti》 disse 《sono cresciuta tra queste mura, conosco praticamente ogni angolo di questa costruzione》 aggiunse poco dopo, continuando a mantenere gli occhi su di lei 《Bantis è stato un acquisto d'impulso, una storia molto divertente da raccontare...》 ammisse alzando le spalle 《almeno per me... per mio padre credo che non sia stato molto divertente per quanto, a dir la verità, il prezzo al quale l'ho comprata era davvero irrisorio, sarebbe stato un crimine non prenderla》
     
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    Un sorriso divertito le creò due fossette sulle guance. Scosse piano il capo in segno di diniego «Credo sia solo questione di abitudine... impariamo pian piano di cosa dobbiamo preoccuparci e cosa possiamo trascurare quando abbiamo a che fare con persone importanti come noi... ci vogliono anni perché venga naturale, certo, ma di ciò che fanno i bambini nessuno a parte i loro genitori si cura granché - a meno che non causino qualche tragedia - così ogni nobile ha il tempo di imparare a non offendere nessuno, quando non desidera farlo, prima di diventare quasi imperdonabile con l'età adulta...» addolcì il tono, che si colorò anche di una sfumatura di nostalgia «Ci possiamo rilassare di più solo con chi prova abbastanza affetto per noi da non far troppo caso all'etichetta» restava in piedi, un po' rigida e con le spalle dritte. Alzò un sopracciglio, incuriosita dalle parole di Deanna. Somigliava alla Hazkar? Forse in qualcosa, ma non conosceva ancora abbastanza bene la propria ospite per poter dire in cosa e non aveva nemmeno capito se l'altra avesse inteso parlare di una somiglianza profonda o meramente esteriore «Mi onora che tu pensi che siamo simili in qualcosa... penso che tu abbia ragione, soprattutto in un luogo come questo, dove anche saper parlare la stessa lingua sembra importante... almeno per chi come me non conosce quella usata dai più» trattenne una risata quando l'altra si mostrò dubbiosa circa il suo giudizio sui tokar «Continuo a preferire abiti meno esotici e che permettano di muovere entrambe le braccia... anche perché quelli sono certa di saperli indossare, mentre temo di aver fatto qualche piccolo errore con questo...» e in effetti non si era messa benissimo il tokar, che si era aggiustata in modo strano sulla spalla sinistra. Seguì l'altra girando su sé stessa e poi facendo qualche piccolo passo, mentre si guardava intorno, apprezzando di nuovo l'architettura e immaginandola esaltata da arredamenti ancora più ricchi di quelli che poteva vedere al momento «Pur essendo un tempo stato migliore, questo luogo non ha certo perso del tutto la sua bellezza» commentò, melliflua «Tuo marito deve essere molto gentile...» e permissivo... Deanna sembrava poter fare quello che voleva, una cosa rarissima ma non certo inaudita nemmeno a Westeros, per la verità. Guardò l'altra mettersi la corona e si portò le mani al petto «Ti sta benissimo, sembri una rappresentazione della Vergine...» si lasciò sfuggire, prima di serrare le labbra «O dell'estate» aggiunse, per distogliere l'attenzione. Si era dimenticata tanto facilmente del suo proposito di non accennare alla propria religione? Deanna non si sarebbe quasi certamente risentita, ma avrebbe comunque dovuto essere più prudente. Arrossì un poco e spostò lo sguardo azzurro verso le finestre «Non so dare una risposta... non sono solita fare le mie abluzioni in pubblico...» disse solo, timidamente «Raccontatemi di Bantis» esortò, allegra «Mi piacciono le storie divertenti»
     
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    Spostò gli occhi sul tokar di Rosyn, osservandolo con attenzione, esaminandone i dettagli con una certa attenzione prima di distogliere lo sguardo, tornando a guardare la giovane 《mh》 trattenne un sorriso più largo degli altri 《in tutta la mia vita non avrei mai immaginato che mi sarei ritrovata ad aiurare qualcuno ad indossare un tokar》 la cosa la divertiva principalmente perché, fino a poco prima, era sempre stata lei quella problematica, quella che aveva difficoltà a indossare un vestito così difficile da indossare e da vivere, il fatto che ora ci fosse Rosyn, in un certo senso, la metteva di buon umore. Se poi questo buon umore fosse derivante dal fatto che non fosse più quella "strana" che non era in grado di vestire correttamente un tokar o se invece fosse solo perché era contenta di poter parlare (e sparlare) con una donna non di Meereen... beh era difficile dirlo. Con il senno di poi, per sparlare, c'erano anche le schiave ma anche Deanna aveva notato, con il passare del tempo, che le schiave si trovavano misteriosamente sempre d'accordo con lei su qualsiasi cosa dicesse e tendessero sempre a ripetere le sue parole, magari in modo diverso, quando chiedeva loro consiglio. La cosa la faceva riflettere.
    Fessurizzò gli occhi sentendo parlare del marito 《Magnis? Oh... farebbe volentieri a meno della mia compagnia》 chissà per quale motivo 《in realtà tutta la storia che ha portato al mio matrimonio è abbastabza divertente》 ammise, forse lasciando trasparire una leggera incertezza sull'opportunità di continuare o meno su quell'argomento 《entrambi avremmo fatto a meno di sposarci però, quindi immagino che non ci sia mai stato nessun interesse reale tra noi... e poi, in teoria sono io che sono molto permissiva con lui》 come a voler lasciare intendere che fosse lei a comandare tra i due.
    《ah si...》 commentò quasi dal nulla 《i vostri dei, non ho mai capito come funzionano a dire la verità》 accompagnò quelle parole con un movimento della mano destra, in un gesto che sembrava chiaramente teso a invitarla a parlare e dire di più. Non sembrava essersi offesa.
    Ci mise un po' a fare mente locale su Bantis 《ero al mercato, stavo facendo compere quando una scimmietta mi rubò un fermaglio che tenevo tra i capelli. I miei schiavi la inseguirono fino ad arrivare da un uomo di Sothoryos che vendeva animali esotici》 disse 《aveva una tigre da compagnia che la scimmiettq usava come cavalcatura... una storia davvero divertente》 ridacchiò 《tra gli animali in vendita aveva anche un cucciolo di onca e decisi di acquistarlo... lui e l'addestratore, in modo che badasse a Bantis》
     
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    Il sorriso di Rosyn si addolcì e si affievolì allo stesso tempo «Non ne avevo mai indossato uno...» si schermì «Suppongo fosse prevedibile sbagliassi» concluse. Lasciò che l'altra le aggiustasse l'abito sulla spalla, per poi annuire lentamente «Molte grazie» disse, sinceramente grata. Ora che aveva finalmente l'abito in ordine avrebbe potuto iniziare a prendere in considerazione l'idea di uscire.

    Alzò le sopracciglia e smise di sorridere «Mi dispiace molto sentirti dire questo» commentò, con tono dispiaciuto, quando Deanna disse che il marito avrebbe volentieri fatto a meno di lei. Dubitava che fosse tutta la verità, però, perché la sua ospite non le sembrava affatto una sul punto di essere ripudiata. Sorrise un po' perplessa, al seguito, non capendo a cosa la Hazkar potesse fare riferimento «Divertente?» nella sua esperienza gli accordi che precedevano un matrimonio erano troppo importanti per poter risultare divertenti, almeno per i nobili direttamente coinvolti, ma forse a Meereen era tutto diverso. Mostrò sorpresa e finì perfino per ridacchiare «Sei tu ad essere permissiva con lui? Oh, questo luogo è così diverso...» si incupì leggermente, provando per la prima volta invidia per la sua ospite. Abbassò soltanto un poco il tono, adottando un tono più confidenziale «Cosa intendi con "reale interesse"? Che il vostro matrimonio è avvenuto a dispetto del fatto che non ci fosse alcun reale motivo per celebrarlo o che non vi apprezzavate particolarmente l'un l'altra?» indagò, senza per una volta curarsi di nascondere cortesemente la propria curiosità «Perché a Westeros non è così raro che marito e moglie si conoscano... a malapena, al momento del matrimonio....» aggiunse.

    Schiuse leggermente le labbra qualche istante prima di rispondere «Se intendi sapere di più sui sette, ti accontenterò... anche se, non essendo una septa, potrei commettere errori...» da dove cominciare? Aggrottò la fronte ed esordì con: «I sette ci guidano e ci proteggono... finché abbiamo fede in loro e li preghiamo con cuore sincero e, soprattutto, senza intenti malvagi, che potrebbero anche essere involontari...» fece una pausa, poi riprese «Ci perdonano anche per i nostri errori, grandi e piccoli, se dimostriamo di essere davvero pentiti di averli commessi» fece un respiro profondo «Non sono tutti uguali, però... uhm... il padre, la madre, la vergine, la vecchia, il guerriero, il fabbro e lo straniero tendono a dare la loro attenzione e il loro favore a persone diverse, con preghiere diverse da esaudire in diversi momenti della loro vita... ad esempio, se si spera di avere un buon matrimonio, bisogna pregare la vergine, che è la dea che si cura di più delle fanciulle non ancora sposate e somiglia più a loro, mentre una donna già sposata che desideri un figlio dovrebbe invece pregare la madre, perché è la madre la dea che più ha a cuore queste cose...» dolce.

    Ridacchiò di nuovo «Una scimmietta ladra a cavallo di una tigre? Quanto vorrei vedere una cosa del genere...» divertita. Aggrottò momentaneamente la fronte «Anche l'addestratore?» pigolò perplessa, prima di realizzare che doveva essere uno schiavo «Era molto più piccolo Bantis, da cucciolo?» chiese.
     
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    Mantenne gli occhi su di lei per diversi secondi, abbozzando un piccolo sorriso per la curiosità che l'altra stava dimostrando e che, fino a quel momento, l'aveva spinta a fare moltissime domande... domande alle quali Deanna, nella sua immensa bontà, aveva deciso di rispondere 《qualche tempo fa decisi di andare ad una cena da Lhazar zo Zhak, il padre decise di sfruttare questa cosa per forzare il matrimonio tra me e il figlio》 alzò le spalle in segno di rassegnazione 《mio padre mi fece sposare mio cugino Magnis per bruciarlo sul tempo, ma è stato Magnis a sottomettersi al mio volere》 disse in direzione della giovane 《qui a Meereen funziona che lo sposo più debole lavi solitamente i piedi dello sposo più influente, come puoi bene immaginare sono io...》 da quanto le disse l'altra anche a Westeros non sembrano essere famosi per comminare matrimoni frutto dell'amore. La cosa non la sorprendeva poi molto ma la spinse, lo stesso, a sorridere in direzione della giovane 《immagino, io non lo so... non credo di essere mai stata realmente innamorata》
    Ascoltò con rinnovato interesse le parole della giovane sulla religione di Westeros 《capisco, sembra abbastanza intuitivo, è la stessa cosa che mi hanno raccontato anche altri uomini provenienti dal tuo continente》 aveva, se non altro, migliorato la pronuncia nel corso dei giorni, a forza di parlare con l'altra sembrava quasi aver preso l'orecchio. Si morse il labbro inferiore, riflettendo 《sei una persona molto religiosa?》 Deanna non sembrava esserlo ma, a conti fatti, la bionda appariva come una donna abbastanza dissoluta e flessibile nelle proprie credenze, non è che fosse proprio sorprendente.
    Scoppiò a ridere alle parole dell'altra sulla scimmietta 《si, uno spettacolo niente male... per quanto devo anmettere che l'idea che mi tocchi i capelli e che mi metta le mani addosso non mi abbia mai fatto impazzire》 sospirò, alzando leggermente le spalle, pensierosa 《si, l'addestratore, mio marito lo pagava per addestrare Bantis e per fare i suoi doveri coniugali a letto in modo che non lo importunassi durante il suo lavoro. Mio padre non l'ha presa bene》 si fidava di Rosyn, forse anche per quello aveva raccontato quei dettagli 《si lo era... è ancora piccolo》 agli occhi di Deanna 《ne vuoi una anche tu? Una pantera da portare a Westeros》
     
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    Osservò con espressione evidentemente interessata Deanna, mentre questa le spiegava i retroscena del proprio matrimonio. Esitò brevemente, prima di rispondere «Il tuo mondo è molto diverso dal mio... ma non in ogni aspetto» sbatté le ciglia qualche volta, rapidamente, come se la cosa potesse aiutarla a riordinare le idee, per poi fare una piccola smorfia. Aveva l'impressione che Deanna fosse riuscita a mettersi nella posizione di poter fare ciò che più voleva e la cosa le faceva piacere, ma allo stesso tempo le dispiaceva che la sua casata fosse in difficoltà e che altri nobili come quel Lhazar zo Zhak potessero comportarsi con essa come corvi famelici che volavano in cerchio su un animale morente «Tuo padre desidererà altri figli... maschi... se possibile» ipotizzò «Hai già avuto un figlio con il tuo... meno influente sposo?» chiese. Era chiaro che a Deanna il cugino non piacesse granché, ma ormai lo aveva sposato. Aveva un'espressione riflessiva ed era forse perché era sovrappensiero che si permetteva di fare domande indiscrete. Era mossa dal desiderio di rendersi utile dando buoni consigli, anche se si rendeva perfettamente conto che avrebbe rischiato di apparire solo sciocca e inopportuna.

    Si sciolse in un sorriso quasi dolce, quando la sua ospite ammise di non essersi mai innamorata «Nemmeno io, naturalmente... lasciarsi prendere dal desiderio per un uomo al di fuori del matrimonio non è solo sbagliato, ma anche pericoloso, e una nobile sa sempre controllarsi» si accorse che aveva iniziato a imitare involontariamente sua madre sul finale e così non aggiunse altro.

    L'approccio analitico che Deanna riservò alla sua religione la confuse vagamente. Annuì piano «Credo negli dei, se è questo che ti interessa sapere... ma ti assicuro che non ho la minima intenzione di fare proseliti qui. Non sarò la causa di alcun litigio» assicurò. Probabilmente non era difficile crederle, dato che non parlava nemmeno la lingua locale.

    Si portò la destra davanti alla bocca, anche se riuscì a reprimere la risata che avrebbe dovuto nascondere, e poi la lasciò lì, nel momento in cui spalancò gli occhi e dischiuse un poco le labbra alla rivelazione di Deanna. Suo marito le aveva messo un altro uomo nel letto per farle piacere? Poteva immaginare perché il padre si fosse arrabbiato. Decise che era meglio non fare alcun commento, questa volta. Abbassò la mano, dopo aver disteso l'espressione «Ancora piccolo...» ripeté, dubbiosa, perché Bantis non era affatto piccolo. Sarebbe cresciuto ancora? Sorrise e si impettì un poco, all'offerta, colpita e lusingata dalla generosità che Deanna le stava mostrando. Una pantera doveva costare molto. Rispose, spontanea «Avrei un po' paura... ma anche se io non ne avessi e riuscissi a portare un piccolo giaguaro nero con me a Westeros in nave, non potrei farlo vivere felice. Non mi permetterebbero di tenerlo... lo ucciderebbero... ed io sarei malvista»
     
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    Ascoltò le parole di Rosyn e sorrise 《se c'è una cosa che ho imparato è che, tutto sommato, i vari posti e gli uomini alla fine si assomigliano tutti, la maggior parte delle volte le differenze che portano alla guerra sono differenze solo apparenti, stupide》 non sembrava, malgrado tutti i suoi difetti, essere una persona intollerante. Rimase in silenzio ancora per diversi minuti, osservando un po' distrattamente la piscina sotto di loro, tenendo appoggiate le mani sulla balaustra 《no》 rispose alle parole della ragazza 《anche perché la tragica morte di Lhazar zo Zhak mentre era fuori dalle mura della città, in una battuta di caccia insieme ad alcuni parenti, è stata una tragica fatalità che ha contribuito a far si che il pericolo di casa Zhak si facesse meno... immediato》 non lo aveva detto ma era abbastanza palese che sapesse qualcosa di più rispetto alla versione ufficiale, per quanto in ogni caso la giovane di Westeros non potesse esserne certa a casa... beh a causa della mancanza di conoscenza degli eventi pregressi 《sagge parole... mio padre potrebbe anche decidere di prenderti in moglie sai?》 si prese qualche istante per gustare la sua reazione poi decise di non tenerla troppo sulle spine aggiungendo 《sto scherzando, per quanto mio padre abbia un debole per le donne non di Meereen, ha già avuto una moglie come noi》 bionda, alta e con la carnagione chiara 《dubito che Galazza Galare prenderebbe bene la notizia di una seconda moglie》 ancora una volta decise di non sbilanciarsi troppo.
    Sorrise alle parole della giovane sulla religione 《tranquilla... a me non importa molto ma alcuni qui a Meereen non sono illuminati quanto me, ti consiglierei di non parlarne troppo in giro. Non c'è alcun pericolo ma perché sfidare la sorte?》 prevenire era meglio che curare, era una cosa che aveva imparato a suo tempo.
    L'altra non fece domande in merito alle avventure con l'addestratoee di Bantis e lei non diede altri dettagli, nel corso degli anni aveva anche imparato che tenere la lingua a freno era un buon modo per non attirare attenzioni non volute.
    Riprese invece a parlare di un ipotetico mini Bantis 《non sono difficili da far crescere, credo che ogni buon addestratore possa riuscirci... il problema è che poi si affezionano ad una persona in particolare e rimangono legati ad essa per la vita》 o almeno quello era ciò che aveva che aveva capito 《Bantis si deprimerebbe se non lo degnassi di alcuna attenzione... cioè, già lo fa in realtà. È un po' come se fossi la sua mamma, soprattutto ora che non ha compagni e ha uno spazio limitato in cui muoversi》 corrugò le sopracciglia 《perché malvista? I tuoi genitori non ti lasciano la libertà di comprare quello che vuoi?》 un po' sorpresa a dire la verità, come se per lei fosse assolutamente normale comprare una pantera.
     
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    Rosyn non si fece problemi a mostrarsi colpita dalle parole dell'altra alzando entrambe le sopracciglia. Qualche istante dopo, annuì lentamente «Un pensiero interessante, che mostra anche la tua bontà d'animo» disse, in tono piuttosto dolce «Forse hai ragione: siamo tutti più simili gli uni agli altri di quanto possa sembrare, ma... hm... questo in fondo cosa significa? Le piccole differenze tendono a diventare importanti, quando non se ne vedono di più grandi: quando avevo molti abiti a mia disposizione, anche un insignificante difetto di uno di essi poteva sembrarmi insopportabile, mentre ora che sono lontana un mare intero dal mio guardaroba...» indicò con un gesto elegante della mano libera l'abito a cui stava lavorando al momento dell'arrivo di Deanna, prima di continuare «Desidero solo ignorare quelli a cui non posso porre rimedio» fece spallucce «E mia madre una volta mi disse: "le guerre sono inevitabili perché i potenti e i loro interessi cambiano continuamente"» recitò, rivelando così implicitamente che sua madre pretendeva imparasse a memoria alcuni dei suoi insegnamenti «Il che significa che è tanto difficile per una famiglia mantenere il potere per sempre da essere praticamente impossibile. In fondo, nulla può mai essere per sempre, non credi? Nemmeno le cose che lo sembrano di più... come l'antica Valyria... immagino che i suoi abitanti non si sarebbero mai aspettati che un giorno sarebbe andata in rovina» sorrise in modo un po' malinconico, per poi ridacchiare e condividere un pensiero più allegro «Forse alcuni nostri antenati a Valyria erano amici... o parenti: potrei essere davvero tua cugina» scherzò, anche se in fondo non era del tutto impossibile.

    Si affiancò alla nobile e guardò la vasca nel bel giardino interno della piramide. Non sembrò incupirsi affatto quando i discorsi dell'altra divennero improvvisamente più inquietanti «Capisco» disse soltanto, con un tono che non conteneva nessun rimprovero; sua madre le aveva raccontato molte storie spiacevoli di casati in difficoltà e già alla terza o alla quarta aveva smesso di giudicare chi si trovava con le spalle al muro, iniziando a preoccuparsi solo di come non finirci mai. Schiuse un poco le labbra e sgranò gli occhi momentaneamente, per poi arrossire e sorridere con aria incerta «Non penso che vostro padre sarebbe interessato a chiedere la mia mano... le nostre famiglie non hanno né particolari interessi in comune, né conflitti da appianare...» da quello che Deanna le aveva raccontato in precedenza, si era fatta l'idea che a Meereen i matrimoni tra nobili somigliassero abbastanza a quelli che si celebravano a Westeros, anche se non poteva esserne sicura. La nobile si rendeva conto di non sapere molte cose. Il seguito sembrò rassicurarla, sebbene non avesse la minima idea di chi fosse Galazza Galare e perché la sua opinione in merito fosse importante. Sbatté le ciglia qualche volta «Non so abbastanza, forse, ma... se tu dessi un figlio maschio a tuo marito, non assicureresti la linea di sangue di tuo padre di fronte a lui e alle altre casate? Assicureresti anche la tua posizione...» ragionò «Perché se tuo padre si sposasse di nuovo e avesse un figlio maschio non saresti sua madre, solo sua sorella...» e forse Deanna non avrebbe più potuto ereditare il titolo? Non lo poteva sapere con certezza. Pensò che il suo avrebbe potuto anche essere un buon consiglio, posto che non le fosse sfuggito alcun dettaglio della situazione e che quel mondo non fosse troppo diverso dal suo, ma arrossì nuovamente, perché si era esposta eccessivamente e le sarebbe dispiaciuto molto fare la figura della sciocca.

    Annuì nuovamente «Non solleverò mai l'argomento...» promise; non aveva la minima intenzione di inimicarsi nessuno.

    Sorrise, mente l'altra le parlava di un piccolo giaguaro nero, perché si era immaginata in modo più umoristico le conseguenze di riportarne uno poco più piccolo di Bantis a Stronghold Hill. Sua madre avrebbe finto di svenire o sarebbe fuggita? Sbatté le ciglia qualche volta, mentre l'espressione da divertita le si faceva intenerita «Questo mi scalda il cuore...» forse anche a Bantis mancava la sua famiglia? Ne dubitava, ma non era certa che così non fosse. Fece una piccola smorfia «Msì...» disse, non volendo sembrare da meno della sua ospire «Ma non tutto» ammise. Fece una pausa, poi osservò i fiori nel giardino «Io non sono potente come te, Deanna... mio padre e mia madre decidono quasi tutto»

    Edited by Balenuvola - 21/3/2024, 18:30
     
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    Sorrise alle sue parole sulla bontà d'animo 《già》 convenne lei 《è quello che penso anche io sai?》 mentre allargava la bocca in quello che voleva essere un sorriso compiaciuto che, soprattutto, la accompagnò fin tanto chr Rosyn non smise di parlare. Si, si reputava una persona decisamente molto diplomatica, il genere di persona che apprezzava che i suoi innumerevoli meriti venissero sempre riconosciuti. Come in quel caso, appunto.
    Non disse nulla per diversi secondi, limitandosi a sorridere verso l'altra prima di intervenire di nuovo nel discorso quando sentì parlare di Valyria 《Si, credo sia molto probabile》 ammise 《tuttavia non sono certa che sia una mossa molto sicura parlare di Valyria qui, oggi》 a Meereen 《gli abitanti della Baia discendono dai ghiscariani e hanno avuto una lunga storia di conflitti con Valyria, non apprezzano che qualcuno parli》 bene, soprattutto 《del vecchio impero che ha distrutto il loro》 sospirò 《soprattutto se chi ne parla è una persona che incarna i tratti specifici dei valyriani》 come appunto loro, quello era il succo del suo ragionamento 《io ho imparato che se proprio devo parlare dei parenti di mia madre è bene che ne parli non come valyriani ma come lyseni... è più semplice per entrambe le parti》 disse trattenendo un leggero sorriso.
    Le lasciò guardare il giardino, annuendo leggermente alle sue parole 《si, lo penso anche io》 ammise sull'opportunità che suo padre non fosse realmente interessato a prendere in sposa Rosyn 《ha già trovato diverse offerta da parte di altre famiglie della Baia ma, fino ad ora, non ha avuto la volontà per arrivare fino in fondo》 alzò le spalle, segno che tutto sommato la cosa un po' la lasciava perplessa. A differenza di Rosyn, comunque, non sembrava essere il tipo di persona a cui importava particolarmente conoscere il senso dei ragionamenti e le preoccupazioni degli altri, quello che le interessava era giusto che tali preoccupazioni non diventassero un problema per lei.
    Rimase in silenzio ancora per qualche secondo, sorridendo alle sue parole su un figlio 《lo so... lo so....》 sospirò incupendosi leggermente 《è solo che mio marito non è che dia esattamente una persona interessata a questo genere di cose, inoltre mi fa un po' paura essere madre, ho paura che il parto sia difficile. Per mia madre lo è stato, infatti non è più possibile per lei avere altri figli》 l'argomento la rendeva pensierosa, era abbastanza palese già dall'espressione del suo volto.
    Corrugò le sopracciglia 《i tuoi genitori non ti lasciano gestire nulla? Come possono pensare che tu sarai pronta a guidare il tuo casato quando loro non ci saranno più?》 chiese curiosa 《mio padre è stato molto contento quando gli ho detto che volevo gestire un mio impero economico》
     
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    La risposta di Deanna non le tolse il sorriso dalle labbra, ma lo rese meno sincero: Rosyn stava iniziando a chiedersi se le manifestazioni di vanità della sua nuova amica fossero genuine. Sapeva che Deanna non aveva nessuna necessità di usare trucchi con lei in quel momento, però forse la mezza lyseni stava semplicemente giocando; una possibilità potenzialmente preoccupante. Di una cosa la westerosi era del tutto sicura: Deanna non era sciocca «Ho la sensazione che andremo molto d'accordo» disse, melliflua.

    Le intelligenti raccomandazioni della sua ospite confermarono l'impressione che si stava facendo di lei. Alzò quasi impercettibilmente un sopracciglio «Posso comprendere» ammise. Ragionò qualche istante, prima di continuare «Non pensavo che eventi tanto lontani nel tempo potessero suscitare ancora emozioni forti nei cuori degli abitanti di questa città... hm... ma la distruzione dell'antico impero di Ghis deve essere stata una immensa tragedia. Ti prometto che non parlerò che bene del passato del popolo che abita questa città, finché sarò vostra ospite... e che non nominerò mai più Valyria in presenza di altri, se pure dovessi essere certa di non poter essere capita da loro» promise.

    Ascoltò il seguito, per poi aggrottare la fronte «Tuo marito non è interessato ad avere figli?» le sembrava una cosa assurda, che le dava tuttavia anche modo di rivalutare le poche altre informazioni che aveva avuto su quell'uomo «Anche se non ama le donne, è tuo marito... potresti forse obbligarlo, vista la particolarità della situazione... e... hm... quanto alla tua paura... è molto triste quello che è successo a tua madre, certo... ma, a quanto ne so, simili sventure le madri non le passano alle loro figlie: non sono come il colore dei capelli» fino a poco prima aveva pensato che la madre di Deanna fosse morta, dal modo in cui ne aveva sempre sentito parlare; ora credeva di aver capito perfettamente perché il padre non avesse mai preso un'altra moglie: ne aveva già una. Fece una pausa «Inoltre, forse non è detto che tua madre non possa più avere figli... forse è solo troppo spaventata, o malinconica... e questo le impedisce di concepire: l'umore è importante in queste cose» era evidentemente convinta che fosse vero.

    Alle ultime della sua ospite sorrise, ma senza troppa gioia «Io non guiderò il mio casato... spetta a mio fratello farlo» disse, per poi addolcire l'espressione e il tono «Anche mio padre mi ha concesso di gestire una vigna... molto grande» di fatto sotto la supervisione del vignaiolo Sandor, ma non ritenne necessario menzionare quel dettaglio ora che stava cercando di non apparire troppo da meno dell'altra.
     
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    Deanna si limitò a sorridere alle sue parole sull'andare d'accordo, guardandola per qualche altro secondo con occhietti compiaciuti prima di distogliere lo sguardo per puntarli altrove, osservando distrattamente il panorama che si poteva osservare dalla finestra della camera che aveva dato alla giovane ragazza di Westeros.
    Alzò le spalle alle sue parole 《non lo so, a dire il vero》 ammise abbozzando un leggero sorriso verso di lei prima di distogliere lo sguardo, portandolo di nuovo oltre la finestra 《ma soprattutto con Galazza Galare mi sono sempre sentita un po' a disagio per via del fatto che fossi per metà lyseni. Tu nel dubbio non dire nulla》 se non altro si poteva affermare che le recenti tragedie che avevano sconvolto la sua vita avevano contribuito non poco a renderla una persona più attenta alle parole da usare, anche più saggia, meno lontana dal mondo a causa di quella sorta di gabbia dorata che aveva finito per costruirsi attorno.
    Quanto alle parole su suo marito si limitò ad alzare le spalle, quasi a voler lasciar correre la questione. Rimase in silenzio per diversi secondi, cambiando idea solo successivamente, tornando a parlare come se avesse cambiato idea 《potrei》 disse 《anzi... con buona probabilità dovrei》 sospirò 《ed è mia intenzione farlo non appena ne avrò modo》 quindi più avanti, non in quel momento.
    Si fece più seria alle sue parole sul casato, annuendo in silenzio prima di aggiungere 《non si può mai sapere cosa riservano gli Dei per il futuro, magari alla fine anche tu ti troverai a gestire una famiglia》 sorrise in direzione della ragazza per poi fare qualche passo indietro per allontanarsi dal bancone 《cosa vuoi fare oggi? Oltre ovviamente a trovare un modo per tornare il più velocemente possibile a casa, ovviamente》 disse con una punta di divertimento nella voce, sul finale.
    Nonostante fosse l'erede degli Hazkar continuava ad avere una discreta quantità di tempo libero da dedicare a Rosyn.
     
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    Seguì con lo sguardo i contorni del cortile, cercando piccoli dettagli a cui non aveva mai fatto caso prima, finché Deanna non attirò la sua attenzione ripetendo, di nuovo senza alcun titolo ad accompagnarlo, il nome di Galazza Galare «Farò attenzione» assicurò, sincera. Nonostante ormai si fosse incuriosita, Rosyn non volle manifestare troppo apertamente la propria ignoranza e si limitò quindi poco dopo a fare un'osservazione che sperava avrebbe spinto la sua ospite a dirle di più su quella che le sembrava una figura molto importante da quelle parti, almeno per gli Hazkar «Galazza Galare deve essere molto saggia...» distolse un'altra volta lo sguardo azzurro per posarlo sulla vasca piena d'acqua incredibilmente pulita in giardino; si chiese come riuscisse la servitù ad impedire alla natura di renderla uno stagno.

    Sorrise ancora «Sono felice che il mio consiglio non vi sia sembrato sciocco... il mio desiderio di aiutarvi era tale che ho deciso di rischiare, nonostante ancora sappia poco delle usanze di qui... ma avevo ragione a immaginare che non dovessero essere poi troppo diverse» il tono della giovane era dolce.

    Si incupì un poco e fece spallucce «Forse, ma dovrebbero accadere cose terribili per renderlo possibile... o dovrebbe passare molto tempo» immaginò di sposare l'unico possibile erede di una casata sfortunata e di perderlo poi a causa di un incidente di caccia, ma se ne vergognò subito e pregò mentalmente la vergine di perdonarla.

    Allargò il sorriso e guardò Deanna negli occhi «Ora che sono presentabile, se hai tempo da dedicarmi, potrei accompagnarti a visitare qualche luogo che trovi piacevole qui a Meereen? Ho sempre desiderato viaggiare e vedere con i miei occhi le meraviglie di Essos...» rispose, speranzosa.

    Edited by Balenuvola - 4/4/2024, 16:19
     
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    Sorrise 《non hai mai avuto a che fare con Galazza Galare... si vede》 disse trattenendo una piccola risatina divertita che, altrimenti, avrebbe accompagnato le successive parole della giovane. Non disse niente per diversi secondi, limitandosi ad osservare la città che si apriva davanti a loro con le sue migliaia di casi e gli imponenti edifici piramidali che si stagliavano verso il cielo. Sospirò, tornando a guardare la giovane vicino a lei. Ancora una volta trattenne un leggero sorriso sentendo le sue parole, un sorriso che la accompagnò anche quando fu il momento di tornare a parlare 《anche a me piace viaggiare, avevo sempre sognato di esplorare le terre ad oriente di Essos per vedere cosa ci fosse, è un peccato che i viaggi per mare siano sempre così pericolosi》 sembrava anche sul punto di aggiungere altro ma il ricordo della precedente esperienza di Rosyn e il suo naufragio la spinserona rimanere in silenzio, evitando parole che avrebbero potuto essere fraintese.
    Rosyn voleva viaggiare e lei, nella sua immensa bontà, aveva deciso di accontentare questo suo desiderio. Ora bisogna solamente capire dove volesse andare Rosyn e cosa volesse fare. Una domanda non scontata dal momento che Meereen non era esattamente una città semplice per coloro che venivano dall'esterno e lei non aveva intenzione di essere considerata responsabile nel caso in cui la giovane, per un qualche motivo, non si fosse trovata bene.
    No, decisamente meglio agire con cautela 《cosa vuoi fare?》 chiese 《Meereen è una città grande ma non ha moltissime attrazioni che vale la pena visitare, la maggior parte della città è fatta da piccoli edifici che ospitano i pochi liberi》 i cittadini 《da piramidi e dalle baracche degli schiavi che sono sorte intorno a loro》 mantenne li sguardo su di lei 《se vuoi possiamo vedere uno spettacolo alla fossa di Daznak, se ti piacciono i combattimenti tra gladiatori》 a Deanna, nemmeno a dirlo, sembrano piacere.
     
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    Quando Deanna le rispose senza rivelarle nulla di nuovo su Galazza Galare, si limitò ad alzare di poco il sopracciglio destro «Non ho mai avuto il piacere, naturalmente» confermò, cortese verso quella figura che era ancora quasi del tutto misteriosa per lei e che la sua ospite sembrava non apprezzare particolarmente. Decise di lasciar perdere la propria curiosità per la situazione politica locale, almeno per il momento, e seguì lo sguardo dell'altra oltre il cortile e verso le altre piramidi; si domandò se fossero tutte dimore di famiglie nobili o se alcune di esse avessero uno scopo diverso, ma non si azzardò a rompere il silenzio che si era venuto a creare per chiedere chiarimenti alla Hazkar. Impallidì leggermente e trattenne il fiato, non appena sentì menzionare i pericoli che correva chiunque viaggiasse per mare, ma riuscì a reprimere i ricordi del naufragio in pochi istanti. Inspirò profondamente e fece un sorriso sincero, perché in fondo il fatto che Deanna, come lei, avesse sempre desiderato viaggiare e potesse quindi capirla bene non poteva che farle piacere. Parlò, invece di espirare soltanto «Conosci certo meglio di me le terre che si trovano ad est di Meereen... se ti aggrada, potresti raccontarmi qualcosa di esse, così che possa almeno tentare di immaginarle» e di allontanare ancora di più la memoria del disastro, che non era certa di avere definitivamente vinto. Aveva usato un tono dolce per avanzare la sua richiesta, ma ascoltando il seguito si ritrovò a serrare le labbra, delusa «Oh...» improvvisamente le piramidi che poteva vedere dalla finestra le sembrarono isole in un tempestoso mare di povertà e disperazione; castelli assediati da una città di sole baracche che quasi non valeva nemmeno la pena di attraversare.

    Per la seconda volta Deanna l'aveva invitata ad assistere a un combattimento "alla fossa" e Rosyn non aveva la minima intenzione di rifiutare ancora: si rendeva conto di trovarsi in un luogo fondamentalmente pericoloso e sapeva anche che il proprio futuro, nel breve termine, non dipendeva soltanto dalla poca protezione che il suo nome poteva garantirle, ma anche dalla benevolenza di Deanna, che sembrava essere l'unica persona in tutta Meereen a provare qualche interesse per lei. Le parve evidente che Deanna apprezzasse molto quei combattimenti e, per quanto l'idea di cruenti lotte, probabilmente all'ultimo sangue, tra schiavi potesse apparirle ripugnante e piuttosto spaventosa, la westerosi si considerava al momento quasi nella posizione di una dama da compagnia - ed era risaputo che le dame da compagnia, oltre a non creare scandali e imbarazzi, dovevano soltanto evitare il più possibile di risultare noiose. Si dipinse un sorriso allegro in volto, intenzionata a cedere alle insistenze della sua ospite, ma non ci riuscì immediatamente «Non posso saperlo, non ne ho mai visto uno...» disse, per poi aggiungere qualche attimo dopo «Ma se a te piacciono, credo che anch'io li apprezzerò» melliflua tanto quanto era segretamente rassegnata.

    Edited by Balenuvola - 17/4/2024, 15:15
     
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    Sorrise 《e spero che tu non debba farlo mai, ha la strana capacità di sembrare amorevole e ben disposta, ma allo stesso tempo, estremamente cattiva e giudicante. Non so come ci riesca ma è una delle sue qualità che odio》 ammise lasciandosi, forse, trasportare un po' troppo. Non che le importasse, si fidava di Rosyn... per quanto suo padre tendesse a farle notare che lei si fidasse un po' troppo di un po' tutti, soprattutto gente che non conosceva.
    Inclinò la testa di lato sentendo le parole dell'altra sulle terre a est di Meereen 《non ne so molto anche io... so che dopo Meereen c'è Qarth, la più grande città di cui si abbia notizia, popolata da mercanti ed enormi ricchezze》 continuò 《dopo ancora non so cosa ci sia ma mi immagino distese con giungle e mari cristallini》 forse stava solo descrivendo Sothoryos, fatto stava che quello era il quadro che si dipingeva nella sua mente sentendo parlare dell'estesa parte di Essos oltre i confini della città di Qarth.
    Fu soddisfatta della risposta della ragazza al suo invito, allargò leggermente il sorriso che era già comparso sul suo volto, poi fece un passetto indietro per potersi allontanare dalla balconata 《hai bisogno di tempo per prepararti?》 chiese 《abbiamo tempo per lo spettacolo, se vuoi. Altrimenti possiamk fare anche altro, per me fa lo stesso. Sono una persona molto generosa e aperta al dialogo》 e si trattava anche di una affermazione
    vera... certo... fin tanto che le persone fossero state d'accordo con lei. Avrebbe lasciato a Rosyn l'ultima parola su cosa fare. Lei, in ogni caso, sembrava comunque diversi cambiare prima di poter uscire dalla piramide.
     
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45 replies since 27/12/2023, 08:25   864 views
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